lunedì 30 ottobre 2006

La mia giornata tipo, prima parte

Attenzione: questo post contiene molte immagini! Coloro i quali possiedono una vetusta connessione 56k (leggi: Jessica) si armino di santa pazienza.

Sette meno un quarto
Un paio di volte alla settimana, mio malgrado, mi sveglio alle sette meno un quarto. Estrada da Luz è decisamente rumorosa, essendo prossima a una tangenziale, non lontana dall'aeroporto ed essendo sede di una loja do cidadão, che è in pratica il supermercato della burocrazia, con dentro tutti gli uffici comunali e di banche, poste, telefonia, acqua, luce, gas, zia e mi' nonna.



La vista dalla mia finestra

Le mie orecchie sono ormai insensibili al rombo dei motori: mi basta guardare dritto per dritto dal balcone per ammirare la campagna di Benfica. (Se guardassi in basso vedrei invece asfalto e semafori.) Respiro a pieni polmoni e accelero il risveglio, visto che come al solito ho dormito poco.




Toilet
Tralasciamo le funzioni fisiologiche e facciamo un fast forward alla colazione. Questa dev'essere ottima e abbondante! Così vuole Socrate (il filosofo, non il primo ministro playboy): la giornata sarà lunga.
La colazione dei campioni
Il latte è rigorosamente intero ma -ahimè- a lunga conservazione perché l'unica persona della casa che condivide con me la passione per il nettare materno ha imposto, dall'alto dei suoi 160 centimetri asturiani, questa condizione.
Cucina
Colgo l'occasione per ricordarvi che vivono con me due spagnole e uno spilungonePreparazione del bolo de chocolate di Scandicci (FI). Eccoci ritratti in alcune pose tipicamente culinarie. Non poteva essere altrimenti visto che la cucina è l'unico vero crocicchio della casa, non avendo noi un salotto.


La convivenza non è sempre pacifica, però è migliorata assai rispetto ai primi tempi.

Il convivioLe matte risate










Ma è ora di affrontare il mondo esterno!
Praça de Espanha
Causa ritardo cronico, percorro a passo di Praça de Espanhamaratoneta il tratto che separa casa dalla fermata della metro blu Laranjeiras (aranceto) e, dopo un paio di minuti, mi ritrovo a praça de Espanha, che come potete vedere qui sopra non è esattamente bella quanto la sua omonima romana.

Praça de EspanhaLa compagnia di autobus che mi porta a Caparica, sulla costa sud, si chiama banalmente Transportes Sul do Tejo (il Tago è il fiume di Lisbona, anzi la città si trova tutta a nord dell'enorme foce). Compagnia sgangherata, fonte di molti foda-se (tipica imprecazione portoghese, letteralmente "si fotta!") perché alcune linee operano solo una corsa ogni 30 o 60 minuti, ed è una bella seccatura perdere il bus per un soffio... ma in fondo in fondo oramai questa azienda mi piace. La popolazione degli autobus TST è costituita da: pendolari che vivono nell'economico sud ma lavorano a Lisbona, immigrati, studenti e dulcis in fundo fichetti che si portano la tavola da surf in autobus.


Segue una descrizione dei corsi che sto seguendo.

Sociologia IndustrialIniziamo da Sociologia Industriale, una boiata materia piuttosto facile e discorsiva, da 4 crediti, che i professori della Sapienza mi hanno permesso di fare per risarcirmi del CFU che perdo svolgendo tutti corsi informatici da 6 crediti che mi vengono riconosciuti come 5. Per chi non è pratico del nuovo ordinamento universitario: va tutto bene.


Il professore di sociologia è un fan di nuove tecnologie, Web 2.0, wiki e dir si voglia. Ci ha costretti a iscriverci a una specie di piattaforma online di facoltà, a mettere le nostre foto come avatar e a collaborare virtualmente per scrivere le tesine. Nessuno gli dà retta (anzi, sempre meno gente frequenta le lezioni) ma lui pazientemente ogni volta mostra le meraviglie del sistema Moodle ed evidenzia come questi strumenti stiano cambiando il modo di fare didattica sotto i nostri occhi. Ogni tanto, durante le lezioni pratiche, vediamo documentari o film (meraviglioso Tempi moderni) e devo dire che le spiegazioni del professore sono tutto sommato acute. A margine, egli è entusiasta di fare lezione a me, a un polacco e a due spagnoli, pertanto Biblioteca, FCT-UNLil primo giorno di lezione ha deciso repentinamente di fare lezione in inglese invece che in portoghese (un ragazzo è rimasto spaesato dalla notizia ma il professore gli ha pazientemente fatto un pippone sull'importanza della mobilità nell'Unione Europea, sul villaggio globale e sulle grandi sfide del ventunesimo secolo. Riassunto del panegirico: devi imparare l'inglese con le buone o con le cattive.)

Tra una lezione e l'altra mi dileggio su internet nella moderna e minimalista biblioteca di facoltà.

Síntese de ImagemUn'altra materia che faccio è Sintesi delle Immagini. È idealmente il seguito del corso base di informatica grafica. Si svolge tutto in portoghese e la cosa bella è che siamo pochi (meno di 15); siccome io sono l'unico straniero il professore ogni tanto controlla che io stia capendo - pure troppo spesso, non posso distrarmi un attimo! Visto che la lezione dura 4 ore ed è tutta il venerdì pomeriggio, esco cotto a puntino. Per fortuna posso riposarmi diverse ore prima di uscire: qui gli appuntamenti per andare in giro si danno estremamente tardi: la notte è giovane.

Programação por Restrições
Per dare un tocco di serietà al mio programma di studi all'estero, ho inserito nel piano il corso di Programmazione a Vincoli. Comincio a pentirmene perché la materia è tosta! Il primo esonero incombe tra pochi giorni, e io già non so molto bene il Prolog classico, figuriamoci la sua estensione coi vincoli.
Se non passerò questo esame dovrò fare un po' di conti con me stesso quando mi guardo allo specchio, visto che in teoria mi sto specializzando in intelligenza artificiale. Ah, il grasso e affabile professore ha gentilmente fatto uno switch verso l'inglese il primo giorno (e i compagni, tutti del quinto anno, non hanno battuto ciglio).

Cumplementos de Engenharia de Software
La materia che mi piace di meno, sia in sé e per sé sia per via del docente, è Complementi di Ingegneria del Software. IlChe peccàààt! professore è soprannominato faina in virtù delle orecchie e dei tratti somatici; ha origini brasiliane ma al contrario dei brasiliani normali parla in un modo incomprensibile, scandendo poco ogni suono per risparmiare i muscoli del corpo e mischiando le due varianti di portoghese in modo imprevedibile. Non si capisce niente, che peccàààt! Ero così interessato all'UML... no, in realtà il grande De Giacomo a Roma me lo riconosce come seminario, altrimenti mai e poi mai avrei studiato ciò.

Aula de português
Dulcis in fundo ecco un'istantanea del corso di lingua e cultura portoghese, che si svolge in piena Lisbona insieme a ragazzi di tutte le facoltà della Universidade Nova. La demografia della classe è suppergiù la seguente: Spagna 29%, Germania 25%, Italia 21%, Austria 8%; Ucraina, Polonia, Giappone e Colombia un cranio a testa.

Non perdetevi la prossima puntata (avvertimento inutile, visto che vi tempesterò di email), con mini-reportage dedicati alla cucina lusitana e alla vita notturna!

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venerdì 20 ottobre 2006

Sì, dunque, da venerdì sera fino a domenica vado con gli amici nuovi a trovare gli amici vecchi, cioè del 2005, a Porto!

Ma in questo esatto momento è ad altro, che penso.

Qualcuno sa come accidenti configurare un router wireless (Gigabyte GN-BR01G) a valle di un cable modem? Il mio provider è simile a Fastweb ma con indirizzo IP pubblico. La parte dove sbaglio dev'essere la configurazione della WAN sul router, visto che attaccando il cavo di rete dal computer al cable modem (non usando il router) funziona tutto bene.

Nel router, come WAN ho messo:

WAN IP Address: 83.132.61.4 // il mio vero IP esterno
WAN Subnet Mask: 255.255.255.0 // o anche 254 al terzo ottetto!
WAN Gateway: 192.168.100.1 // l'IP standard e immodificabile dei cable modem Netcabo


Quando mi connetto via cavo di rete al cable modem, Mac OSX mi dice

IP Address: 83.132.61.4
Subnet Mask: 255.255.254.0
Router: 83.132.61.254 // e che r'è?


Cari smanettoni di reti, avete dei suggerimenti su cosa mettere nel campo WAN Gateway? Tra un po' provo pure i numeri del totoloto normalizzati a 255.

AGGIORNAMENTO del 23 ottobre: grazie all'aiuto di tutti coloro i quali hanno risposto qui sotto o in privato, ora il cable modem digerisce il router e io mi gusto un po' di wifi casalingo e notturno, comodità prestige cui mi ero disabituato!

La soluzione -come indicato da molti- passava per la strada del DHCP. C'avevo anche provato l'altra notte, dimenticando però di riavviare il cable, staccare e attaccare i cavi un po' di volte, insomma avevo tentato al volo l'IP dinamico e visto che ai primi colpi non andava mi ero nervosamente messo a fare il Tafazzi con tabelle di routing e cicerchie varie. Che dire...

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martedì 3 ottobre 2006

Non andate mai alla Tasca do Chico in rua do Diário de Notícias nel Bairro Alto! La ginja costa un sacco e le cameriere sono scorbutiche: dopo che avevo pagato e bevuto con un gruppo di amici, non mi hanno lasciato fotografare le bottiglie del magazzino, cioè un mero sgabuzzino di fronte ai tavoli che era casualmente aperto. Mi hanno risposto di no e poi chiuso la porticina addosso.

Terzo concerto in poco tempo: Nicola Conte! Ma è stato meno new jazz, meno bossa nova, meno lo-fi, meno tutto che nei dischi. Di fatto una semplice discoteca.

Ho due nuovi amici, del cuneese e di Cipro. Insieme a un ingegnere indiano che ha le tette pur non essendo grasso, loro abitano in una casa subaffittata da un energumeno vagamente rassomigliante a Bruce Willis ma più tozzo e più scuro di pelle, e che conduce una vita alla grande Lebowski.

Ma la novità più importante riguarda la casa, in quanto finalmente le due nordiche spagnole -io sono il terrone dell'appartamento- sono scese tra me e il grullo toscano, accompagnate dai rispettivi genitori con ammennicoli vari.

A parte qualche baruglio [*] iniziale tra la padrona di casa e una delle ragazze (aizzata dal padre, simile a Donald Rumsfeld fuori e dentro), le cose si sono normalizzate tra noi quattro erasmus in a sweet harmony, non senza difficoltà perché non abbiamo ahimè una lingua comune. Lingua comune, toh. In virtù di una sinapsi prestige, colgo l'occasione per salutare er Zàmennof de Ciampino in trasferta a Liverpool e gli altri colleghi erasmus: Gabinetto Cacarelli a diffondere il gioco della catarsi in quel di Granada e il Giulio che finalmente imparerà un po' di tedesco con le cattive.

Qualche foto.

E venitemi a trovare, su!

[*] non so se esiste questa parola ma mi piace. In portoghese barulho vuol dire rumore.

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