lunedì 26 febbraio 2007

Uma salva de palmas

English summary: I celebrated my birthday with a massive dinner in a Portuguese "restaurant", so to speak. It was a splendid and long night, thanks to everyone.

Tornato su suolo portoghese lunedì 19 febbraio di buon mattino, ho ricordato ad amici e conoscenti vari che la sera successiva ci saremmo tutti ritrovati in un'osteria, in occasione del mio compleanno. Se non vado errato è stato il primo che ho passato lontano da casa.

Sì, qui si può fumare nei localiSituata nello splendido quartiere di Madragoa, la tasca da me scelta è veramente ignorante: molteplici televisioni, il padrone che ti guarda in cagnesco e non vede l'ora che te ne vai per chiudere baracca, cibo così così (baccalà troppo salato).
Ciononostante ha molti pregi: abbastanza spazio per fare una tavolata a forma di U, prezzi modici e sangria in abbondanza nonché ben zuccherata, così sale subito. Preciso per chi storce il naso che erano presenti anche altri drink.

La zona tedesca
Con ventisette presenti di circa quaranta persone che avevo avvertito in tutto, posso dirmi proprio soddisfatto: tra gli aventi diritto, riscuoto in percentuale più adesioni di un referendum portoghese (penso anche di uno italiano).

Ecco un po' di foto della compagnia, che si è seduta dividendosi più o meno per gruppi etnici: Austria e Germania; Portogallo e Brasile; Italia e minoranze. Purtroppo non ho panoramiche dell'ala italiana.



A conta

Ho tenuto conto dell'aspetto demografico anche al momento di pagare. Osservate qui a fianco lo stato in cui è ridotta la tovaglia dopo un paio d'ore. Cliccate se vi interessa la mia brutta grafia.

In realtà la cosa migliore che posso fare è scrivere due righe di ringraziamenti personalizzati.


Andrea, Gabriella, Ilaria, Sara, Sabrina: io, così cocciutamente restio a frequentare italiani, sono fortunato ad avervi incontrato perché è sempre prestige stare con voi. Ecco.

Anna (alemã), Susanne: Gosto da vossa companhia e do vosso desejo constante de dançar, porque transmite alegria. Anna, sorry for having called you "too tall" by the way!La zona lusofona

Anna (catalã), Jordi: ó companheiros de tantas loucuras, já tenho saudades. Combinamos qualquer coisa, se calhar no 72, até à reabertura do querido Alto Bar.

Carmen, Joana, Lara, Leonor: só queria vos agradecer para terem vindo a esse lugar girinho que eu descobri. Sejam bem-vindas, é mesmo um prazer para mim ensinar coisas. :P Vi voglio bene.

Elba: abbiamo condiviso quattro mesi belli e spensierati, noi e gli altri due sfortunatamente assenti questa sera. Basta dire "Francesco", che non esiste, e si ride senza che gli altri capiscano.

Gustavo: pá, és o único abstémio bué porreiro (pois temos de falar mais calão Martimmonizense), enough said.

Jakob: I really appreciate when you speak about glottal stops or мягкий знак. So much to learn, always in front of some suspiciously good and cheap wine.
The cutting of Her Majesty the Sacher
Jana, Laura, Maria: thank you so much for the -literally- sweetest present. I love all Sacher sachen and you obviously knew it. (In the picture, notice how the angel Jana carefully checks on me while I cut the creation.)

Jörn, Roman: since you lucky gits are in Morocco, I can save myself some typing!

Piçarra: sempre que alguém te moleste lá na terrinha, já conheces a melhor técnica retórica, hã?

Patty: estou verdadeiramente contente que nessa altura estamos a sair muitas vezes. (Mas cuidado com a Lilika.)

Sigrid: thank you, but I want to see you more often. Rumour has it that if you attend the next Portuguese course, free chocolate will be offered during each class. (© Andrea)

Simona, Tobias: I doubt you will ever read this, but thank you so much for coming. Tobias, fala menos portinhol e mais português!

Valentin: when you said that cutting the cake in 27 equal parts could be encoded as an indexical constraint problem, I actually liked the joke and thought of what strange things we can study. Like you said, it is cool if we merge our groups of friends. But man, are you scary when you're drunk!

Nella prossima puntata: come giocare col fuoco e avere problemi con la giustizia. Non temete, niente di grave, infatti sono ancora a piede libero. Alcuni dei fattacci sono avvenuti proprio dopo la cena di compleanno.

Etichette: , , ,

giovedì 15 febbraio 2007

Madrid, 'pera aí

English summary: I passed 3 exams out of 4, and to celebrate I am going to spend a few days in Madrid!
The everlasting process to obtain my erasmus prolongment is coming to a happy end.
During a friend's birthday dinner at a nice restaurant, I drank and had a nonsense conversation with a waiter.
In Portuguese, when a word ends with a stressed i or u vowel, contrary to common sense one must not place an acute accent on the vowel. Exception: the adverb (if we did not add an accent it would form a diphthong.)

Ottimo e abbondante: terminati gli esami del primo semestre (3 passati su 4), non si perde tempo e si sfruttano i pochi giorni di vacanza per andare a Madrid! Stavolta ci starò quattro giorni e non quattro ore come a dicembre.

Sono stato un po' in ansia perché, a causa della malattia di un'impiegata dell'ufficio erasmus e dei tempi non proprio rapidi della burocrazia inter-facoltà (dinamiche strane dell'Universidade Nova), rischiavo di non ottenere il prolungamento fino a luglio. Ma ora la situazione si sta felicemente sbloccando.

Il lunedì in genere è un po' un mortorio a Lisbona: escono in pochi e molti posti sono chiusi (eccezion fatta per la Tasca do Chico, in cui sono dovuto tornare più volte assistendo a scene di varia violenza. Ne parlerò in seguito).

Tuttavia qualche lunedì fa era il compleanno del mio amico Gustavo e abbiamo cenato in un ristorante di un certo livello (non le solite bettole che frequento, insomma non c'era la tv col calcio a tutto volume), vicino a Belém. Nel mio tavolo eravamo io e 4-5 amici portoghesi. Tra chi doveva guidare e chi era influenzato, io e due amiche ci siamo dovuti sacrificare e bere tutto il vino.

A un certo punto ho avuto questo dialogo con un cameriere, che era di quelli vestiti a puntino e che ti riempiva bicchieri e piatti ogniqualvolta li vuotavi.

Giovanni: scusi, può portare un altro bicchiere?
Cameriere: certamente. Da vino o da acqua?
Giovanni (annuendo con la faccia e sorridendo, facendo finta di aver capito tutto): sì, un altro bicchiere.
Cameriere: signore, grande o piccolo?
Giovanni: un bicchiere.
Cameriere: ...

La mini enciclopedia la riprendo la prossima volta. Inauguro invece una nuova sezione: pillole di portoghese!

Nel titolo di questo post compare l'avverbio di luogo (significa "là", lontano dal parlante ma vicino a chi ascolta), che ha una particolarità: è l'unica parola portoghese in cui l'accento tonico sulla i finale viene segnato graficamente. Altre parole tronche che terminano in i o in u, come aqui (qui), cu (culo), peru (tacchino), si accentano sì sull'ultima, ma senza segnetto! In spagnolo invece si scrive, più razionalmente, aquí.
Bene, perché dunque fa eccezione? Semplicemente perché se non ci fosse l'accento acuto si leggerebbe come il dittongo ai (ahi!), tutto qui.

Aggiornamento
: mi hanno fatto notare di essere stato impreciso, provo a riformulare.

In portoghese molte parole hanno l'accento tonico sulla i finale, ad esempio percebi (ho capito). Fin qui nulla di strano, anche in italiano abbiamo parole come così o colibrì.
La stranezza sta nel fatto che il portoghese in genere indica gli accenti esplicitamente, quando non prevedibili. Ma con la i finale no! Non si mette il segno ´, come invece si fa tranquillamente con altre vocali finali: (un frequente intercalare, un po' volgare, letteralmente pala), pontapé (calcio), avó (nonna). Eccezioni alla regola: , caí (sono caduto), saí (sono uscito).

Etichette: , , , , , , ,