domenica 6 luglio 2008

La vita è come un palmier recheado

English summary: Portugal boasts a large number of pastries and old women loving them. Furthermore, in the Institute for Systems and Robotics of IST in Lisbon there are several odd robot platforms and men.

Resumo em português: o destaque da história de Portugal vai para a doçaria, nomeadamente o palmier recheado. Para além disso, os marrões do Técnico brincam com robôs o dia todo.

25 de AbrilLa Repubblica Portoghese si fregia di una vasta gamma di dolci e pasticcini tradizionali, nonché di tante vecchiette, anch'esse tradizionali e ben contente di consumare le paste a ogni piè sospinto. Ma in realtà il Portogallo ne era fornito anche prima di diventare una repubblica il 5 ottobre 1910.

Per la serie "Non esistono solo i pastéis de Belém!" va citato il palmier recheado. È un dolce buono, proteico, ottimo per motivarsi; consiste in due sfoglie dure come quelle del "ventaglio" italiano, farcite al loro interno di crema gialla.

Del pastel de feijão, una sorta di marzapane preparato però con pasta di fagioli nella ridente località di Torres Vedras, parleremo un'altra volta, così come degli altri dolciumi. Anche perché in generale preferisco il cibo salato.

Ma il palmier recheado è speciale: il raggiungimento del ripieno crea un effetto barocco di impressionante sontuosità, ed è subito sera. A parte gli scherzi, era un modo per dire che negli ultimi cinque mesi passati all'Instituto Superior Técnico di Lisbona (sì, ho cambiato università portoghese, mentre quella italiana rimane la stessa) i palmier hanno scandito le mie merende di metà pomeriggio con amici e colleghi. E poi, appunto, si faceva sera e uno non aveva più voglia di lavorare, oppure ce l'aveva solo se minacciato dall'impellente scure delle scadenze.

Come ho occupato questi mesi? Sarò onesto: non mi sono ammazzato di lavoro, ma qualche volta ho fatto il tentatàivo smanettando con le telecamere dei robot umanoidi della città bianca lusitana.

Chica and ChicoEcco dunque una piccola parte dei robot e degli umani che mi hanno affiancato. Per cominciare ci sono i due robot-bambini Chico e Chica, tecnicamente niente di speciale ma assai utili per suscitare tenerezza nei non addetti ai lavori e nel catalizzare l'effetto marketing quando ci sono persone importanti in visita al Técnico che devono firmare accordi. Del resto, mi è facile prevedere che la foto qua accanto sarà la più cliccata di questo post.

Ma i soggetti con cui interagisco di più, nel bene e nel male, sono i miei due compagni di scrivania. Di seguito impariamo a conoscerli.

BaltazarTajo













Nome.
Baltazar (in italiano Baldassarre, ndr).
Matteo.

Soprannome.
Si possono dire parolacce qui, vero? Grattaculo.
Tajo, ma spesso i portoghesi mi
chiamano erroneamente Mateus
perché non ci stanno dentro.


Attuale occupazione.
Robot portoghese.
Studente di dottorato.

La cosa più utile che hai fatto con la mano destra.
Riconoscere e spostare le spugne, che
poi è anche la mia ragion d'essere.
Programmare C++ in maniera poderosa.

E con la sinistra?
(China il capo e non risponde.)
Programmare MATLAB in maniera poderosa.

Di norma ti senti guardato dagli altri con ammirazione o, piuttosto, con sospetto?
Ti ringrazio per la domanda. Quando
sono acceso direi con ammirazione,
il che mi lusinga.
Manie di persecuzione ancora non ne ho.

Progetti per il futuro.
World domination. Oppure
riuscire a grattarmi dietro.
Acquisire la cena al [supermercato] Pingo Doce,
se non me lo impediscono gli amici con la forza.


Quanti caffè bevi in una giornata?
Il grasping task della tazzina ancora
non l'ho portato a termine.
(Traduzione: gnaa faccio.)
Ultimamente prendo solo descafeinado! È molto salubre!

L'ultimo libro che hai letto.
Per compiacere i lettori dovrei dire Asimov, ma...
sto divorando William S. Borroughs.
Buddhism and the Twelve Steps di Kevin Griffin.
No, bestie, non c'entra niente con Family Guy.


Manda un messaggio di saluto.
Io non sono cattivo: è che mi disegnano così.
Fate l'amore, non fate la guerra.

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