giovedì 15 febbraio 2007

Madrid, 'pera aí

English summary: I passed 3 exams out of 4, and to celebrate I am going to spend a few days in Madrid!
The everlasting process to obtain my erasmus prolongment is coming to a happy end.
During a friend's birthday dinner at a nice restaurant, I drank and had a nonsense conversation with a waiter.
In Portuguese, when a word ends with a stressed i or u vowel, contrary to common sense one must not place an acute accent on the vowel. Exception: the adverb (if we did not add an accent it would form a diphthong.)

Ottimo e abbondante: terminati gli esami del primo semestre (3 passati su 4), non si perde tempo e si sfruttano i pochi giorni di vacanza per andare a Madrid! Stavolta ci starò quattro giorni e non quattro ore come a dicembre.

Sono stato un po' in ansia perché, a causa della malattia di un'impiegata dell'ufficio erasmus e dei tempi non proprio rapidi della burocrazia inter-facoltà (dinamiche strane dell'Universidade Nova), rischiavo di non ottenere il prolungamento fino a luglio. Ma ora la situazione si sta felicemente sbloccando.

Il lunedì in genere è un po' un mortorio a Lisbona: escono in pochi e molti posti sono chiusi (eccezion fatta per la Tasca do Chico, in cui sono dovuto tornare più volte assistendo a scene di varia violenza. Ne parlerò in seguito).

Tuttavia qualche lunedì fa era il compleanno del mio amico Gustavo e abbiamo cenato in un ristorante di un certo livello (non le solite bettole che frequento, insomma non c'era la tv col calcio a tutto volume), vicino a Belém. Nel mio tavolo eravamo io e 4-5 amici portoghesi. Tra chi doveva guidare e chi era influenzato, io e due amiche ci siamo dovuti sacrificare e bere tutto il vino.

A un certo punto ho avuto questo dialogo con un cameriere, che era di quelli vestiti a puntino e che ti riempiva bicchieri e piatti ogniqualvolta li vuotavi.

Giovanni: scusi, può portare un altro bicchiere?
Cameriere: certamente. Da vino o da acqua?
Giovanni (annuendo con la faccia e sorridendo, facendo finta di aver capito tutto): sì, un altro bicchiere.
Cameriere: signore, grande o piccolo?
Giovanni: un bicchiere.
Cameriere: ...

La mini enciclopedia la riprendo la prossima volta. Inauguro invece una nuova sezione: pillole di portoghese!

Nel titolo di questo post compare l'avverbio di luogo (significa "là", lontano dal parlante ma vicino a chi ascolta), che ha una particolarità: è l'unica parola portoghese in cui l'accento tonico sulla i finale viene segnato graficamente. Altre parole tronche che terminano in i o in u, come aqui (qui), cu (culo), peru (tacchino), si accentano sì sull'ultima, ma senza segnetto! In spagnolo invece si scrive, più razionalmente, aquí.
Bene, perché dunque fa eccezione? Semplicemente perché se non ci fosse l'accento acuto si leggerebbe come il dittongo ai (ahi!), tutto qui.

Aggiornamento
: mi hanno fatto notare di essere stato impreciso, provo a riformulare.

In portoghese molte parole hanno l'accento tonico sulla i finale, ad esempio percebi (ho capito). Fin qui nulla di strano, anche in italiano abbiamo parole come così o colibrì.
La stranezza sta nel fatto che il portoghese in genere indica gli accenti esplicitamente, quando non prevedibili. Ma con la i finale no! Non si mette il segno ´, come invece si fa tranquillamente con altre vocali finali: (un frequente intercalare, un po' volgare, letteralmente pala), pontapé (calcio), avó (nonna). Eccezioni alla regola: , caí (sono caduto), saí (sono uscito).

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2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Benissimo! Un abbraccio forte! Io tra un mese e mezzo parto per la Germania.
Ari

9:56 PM  
Blogger Unknown said...

mi piacciono i dialoghi nonsense!!!!

9:10 AM  

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